Era nato come parco dell’ospedale-sanatorio di Costarainera, dedicato a Giacomo Filippo Novaro nel 1934, oggi, dopo anni di abbandono, il Parco Novaro rivive grazie a un percorso di recupero che ha la firma di Jardival, progetto di valorizzazione dei giardini della Riviera franco-italiana (a sua volta inserito nel programma europeo di Cooperazione Territoriale Interreg V-A Francia-Italia Alcotra cofinanziato con Fondi Fesr 2014-2020). Ulivi e tronchi di svarie specie botaniche per una macchia di verde che oggi si inserisce, integrandosi, nel territorio della Valle del San Lorenzo come parco benessere, dopo un lavoro coordinato da diverse realtà e durato un anno e mezzo. Il progetto, firmato da architetti, ma anche tecnici, esperti di comunicazione, artisti, economisti e naturopati, dispone nell’ambito di un’area verde di più di cinquemila metri quadri di zone pensate per il benessere e terapie da svolgere all’aria aperta, dallo yoga al tai chi chuan, e ancora meditazione e sollecitazione psicofisica e motoria. Il progetto, a cura del Dipartimento di Architettura e Design dell’Università di Genova diretto da Adriana Ghersi, include anche un’area pensata per i bambini e il loro apprendimento ludico, e ha visto implementate le misure per la riduzione al minimo delle barriere architettoniche, fornendo ampia accessibilità al parco attraverso qr-code collegati ad audioguide e codici braille.
Raggiungibile dalla pista ciclabile, a cui è collegato da un percorso pedonale, il Parco Novaro in futuro sarà dotato di wi-fi, di una palestra a cielo aperto e sarà coinvolto da apposite convenzioni, cercando di inserirsi con risvolti positivi in un piano di sviluppo in grado di coinvolgere l’intera area, abitanti e turisti. In programma, l’organizzazione di eventi a carattere sportivo ma anche conviviale, con un’attenzione rivolta a tutto ciò che ha a che fare con il mondo della medicina naturale e dell’erboristeria, tra cui spiccano alcune eccellenze del territorio. Inoltre, sono in agenda per il futuro incontri artistici con Carin Grudda, e Judith Török, personalità conosciute tra Lingueglietta e Cipressa, borghi dove hanno deciso di abitare e svolgere la propria attività artistica. Non mancano infatti, tra gli alberi del parco e le sue aree verdi, laboratori di ortoterapia e arterapia dove le due artiste avranno modo di essere protagoniste. Le “naturoterapie” infine, su progetto dell’Università di Genova, saranno favorite da aree dove sono state piantumate specie adatte a favorire il benessere psicofisico della persona, generalmente usate per terapie naturali come erbe curative, fiori di Bach, piante per la cromoterapia e l’aromaterapia.