Il percorso è rimasto quello ”originale” di un tempo. I 3.380 metri – che da corso Regina Margherita, si snodano passando per la curva del Piccadilly, la salita di via Cavour, la curva del Gallo Nero, poi corso Marconi con la curva del Mulino a ricordare che inizia la discesa spezzata solo dalle curve del Pontino e di Villa Cristi, con l’azzurro del mare a fare da sfondo dopo le curve Clemencigh e Quadrata, prima che la curva Tonda riporti sul lungo rettilineo di partenza e d’arrivo – non sono cambiati. Il tracciato del Circuito che ospita la rievocazione è lo stesso di quando ad Ospedaletti si correva. In Italia è il solo caso e nel mondo sono pochi altri a vantare una simile prerogativa.
Questa è solo una parte dello spettacolo che il 3 e il 4 settembre andrà in scena a Ospedaletti. Ci sono anche tante novità. A partire da una parata dei campioni dove l’inglese madrelingua si intreccerà con lo slang americano e quello rodesiano nel tentativo di coprire le dolci cadenze sudamericane e le ben più familiari espressioni emiliano-romagnole. Per continuare con la batteria open, dove il presente si amalgamerà con il passato.