La formazione scolastica di Italo Calvino è particolare.
Il padre, anticlericale e la madre, attenta alla mentalità scientifica, mandano Italo all’asilo di St.George e poi alle scuole valdesi. Nessun contatto, dunque, con la cultura ufficiale o con la realtà religiosa. Un ateismo dichiarato, che si concretizza nel Liceo, dove Calvino non partecipa all’ora di religione, tra il brusio curioso dei compagni. Si era nel 1934 e Italo viene ammesso al famoso Regio Liceo “Gian Domenico Cassini” di Sanremo, uno dei più prestigiosi ed antichi d’Italia. La classe è di tutto rispetto, perché accanto al tempo del gioco, del rapporto amichevole con i compagni, c’è anche quello della discussione impegnata, su temi importanti, dalla filosofia alla politica. Tra i compagni ci sono alcuni ricordati nei racconti, come Duilio Cossu (noto come Biancone in Avanguardisti a Mentone), ed Eugenio Scalfari, figlio di un avvocato al tempo funzionario del Casino di Sanremo.
Con Scalfari, nonostante la guerra, ci sarebbe stato un lunghissimo rapporto, perlopiù epistolare. Il fondatore de “La Repubblica” ricorda ancora con estrema chiarezza i sogni e le passioni condivise con Italo.
I Martedì Letterari del Casinò di Sanremo: cultura protagonista con Molinari e Giacobbo
Dopo il successo dei festeggiamenti per i 120 anni del Casinò di Sanremo, la rassegna dei Martedì...