Inaugura lunedì 7 novembre alle 21.00 la stagione teatrale del Comune di Ventimiglia, “Ventimiglia a Teatro”, felice ritorno dopo la positiva esperienza della scorsa stagione. Otto spettacoli in cartellone, da novembre a marzo. Primo atto il 7 novembre con un lavoro di stretta attualità per la stessa città di Ventimiglia e di alto profilo artistico: “Human” è lo spettacolo scritto e interpretato da Lella Costa e Marco Baliani che, insieme ad altri quattro giovani attori (David Marzi, Noemi Medas, Elisa Pistis e Luigi Pusceddu), affrontano sul palco il tema dell’immigrazione evocandone significati poetici e ancestrali.
«D’armi io canto e dell’eroe che, primo, dalle coste di Troia venne all’Italia, profugo per suo destino». La prima ispirazione è stata l’Eneide, il poema di Virgilio che celebra la nascita dell’impero romano da un popolo di profughi: Marco Baliani parte dal mito per interrogarsi sul senso profondo del migrare. Poi l’incontro con Lella Costa e la reminiscenza di un altro mito, ancora più folgorante nella sua valenza simbolica e profetica: Ero e Leandro, i due amanti che vivevano sulle rive opposte dell’Ellesponto. Prende avvio così “Human”, dal tema delle migrazioni e dalla volontà di raccontarne l’"odissea ribaltata".
Incalzato dagli eventi, il grande viaggio cambia rotta: al centro si pone lo spaesamento comune, quell’andare incerto di tutti quanti gli human beings in un tempo fuori squadra. I due interpreti, in un racconto a più voci, superano il concetto di teatro civile e insieme indagano la linea di confine che separa l’umano dal disumano. Lo spettacolo che ne discende è spietatamente capace di andare a mettere il dito nella piaga, dove non si dovrebbe, dove sarebbe meglio lasciar correre, e di andare a toccare i nervi scoperti di una cultura nel disegnare la dicotomia umano/disumano. Senza rinunciare all’ironia, e perfino all’umorismo: perché forse solo il teatro sa toccare nodi conflittuali terribili con la leggerezza del sorriso, la visionarietà delle immagini, l’irriducibilità della poesia.