La Riviera dei Fiori si trova in Liguria, nella Riviera di Ponente e ricopre, oggi, il territorio della provincia di Imperia. Storicamente comprendeva anche Albenga, con la coltivazione della violetta, e Alassio, tanto che il comune indica nelle sue delibere “Riviera dei Fiori”.
Che sia una o l’altra poco cambia per l’aspetto del terreno e per il meteo.
La Riviera dei Fiori è bagnata per tutta la sua lunghezza dal Mar Ligure che raggiunge, a nord-ovest della Corsica, una profondità massima di oltre 2850 metri nel pieno del Santuario Pelagos, le sue spiagge sono sabbiose, con sassi o rocciose. Verso nord è protetta dalle Alpi Liguri che coprono il territorio che va dal Colle di Cadibona, fino al colle di Tenda, con punte fino a 2200 metri sulle cime del Monte Saccarello. Verso ovest, a ridosso del confine francese, la Riviera dei Fiori è protetta dalla Alpi Marittime, con cime che superano i 3000 metri e si collegano alle Alpi Cozie, e le Prealpi di Nizza.
È un territorio veramente particolare, molto stretto, con grandi vallate. Il Piemonte dista dal mare 37 chilometri da Imperia e 58 da Ventimiglia.
Per darvi un’idea dell’altezza dei monti, in certe vallate, pensate che il monte Saccarello, con i suoi 2200 metri è il più alto della Riviera, dista circa 26 chilometri in linea d’aria dal mare, con una pendenza dell’8,46%. La pendenza dell’Alpe d’Huez, dove ancora resiste il record della scalata di Marco Pantani al Tour del 1997, è del 7,14%!
Questo baluardo alpino costituisce un ostacolo insormontabile per i fronti freddi che arrivano da Nord-Ovest, con i relativi colpi di vento di Maestrale, quasi del tutto assente in questa zona. Invece, per i fronti freddi che arrivano da Nord-Nord Est, essendo le montagne più basse, qualche fenomeno precipitativo può oltrepassare il bordo del catino padano e di conseguenza ci può scappare anche in mare qualche forte raffica di Tramontana o Grecale, infiltrato nelle vallate principali, a volte con velocità quasi raddoppiata agli sbocchi delle strette vallate per l’effetto Venturi.
Questa barriera alpina ha un effetto sulle correnti che arrivano dai settori settentrionali, come un pilone di un ponte su un fiume in piena: quando c’è un notevole flusso di acqua a valle del pilone ci sarà un mulinello, un gorgo. La stessa cosa succede in aria libera: con correnti fredde dal Nord, si avrà a valle delle montagne (sul Golfo di Genova) una sorta di gorgo, che altro non è che la depressione orografica da sottovento al suolo, che ogni qualvolta si forma quando c’è un flusso perturbato settentrionale.
Le piogge sulla Riviera dei Fiori arrivano invece dalla mare con direzione SUD Est, verso Genova e ovest verso la Francia, mentre con perturbazioni in arrivo da Nord non si avranno piogge, per lo meno copiose, e le temperature possono addirittura aumentare per via del Foehn. Le correnti di caduta dalla montagna, che scendendo dalla vetta, si riscaldano per compressione.
Ecco la vera fortuna delle nostre zone! Quando dalle altre parti circonvicine piove e fa freddo, qui da noi c’è il sole, un po’ di vento e fa più caldo.
Non per nulla le giornate più luminose, di un azzurro splendente, con una visibilità che a volte permette di vedere anche la Corsica, si hanno quando è appena passato un fronte freddo e la pressione tende rapidamente ad alzarsi e l’umidità relativa scende anche sotto il 30 %. Non sono tanto le giornate anticicloniche a essere rappresentative della Riviera dei Fiori, sono invece le giornate che seguono i periodi di depressione.
La Riviera dei Fiori ha un territorio ripido, fatto di vallate e terrazzamenti per le sue coltivazioni. Le città della costa sono strette fra il mare, i monti e le vallate. I vecchi paesi dell’entroterra sono case arroccate (per protezione dagli antichi attacchi dal mare) una sopra all’altra, con piccole vie (carruggi) di collegamento.
Un territorio con delle possibilità incredibili, in 60 chilometri si coniugano, sia in estate che d’inverno, paesaggi alpini o marini, dai graffiti della Valle delle Meraviglie alle piste da sci della Riserva Bianca, dalle escursioni nel Santuario Pelagos, per ammirare la popolazione di cetacei, ai fondali di Capo Mortola, alle anfore romane di San Lorenzo al mare. Storicamente è un territorio di confine, di commercio, di studio che ha visto l’uomo fin dal paleolitico come testimoniato dai 6 periodi storici visitabili nella sola Ventimiglia.
I collegamenti dalla parte italiana, anche se oggi sono nelle cronache estive, nel prossimo futuro vedranno sicuramente dei miglioramenti. Molto meglio quelli con la vicina Francia e Monaco, che sono qui considerate territori vicini e “domestici”, inoltre la Riviera dei Fiori dista solo 50 chilometri dal secondo aeroporto di Francia, quello di Nizza.
I collegamenti dalla parte italiana, anche se oggi sono nelle cronache estive, nel prossimo futuro vedranno sicuramente dei miglioramenti. Molto meglio quelli con la vicina Francia e Monaco, che sono qui considerate territori vicini e “domestici”, inoltre la Riviera dei Fiori dista solo 50 chilometri dal secondo aeroporto di Francia, quello di Nizza.
L’espansione urbana degli anni ’70 ha visto convertire il risultato dell’opera di coltivazione dei fiori in case e ville sugli antichi terrazzamenti, con viste incredibili aperte e molto spesso con vista sul mare. Basta percorrere l’autostrada per capire le infinite possibilità di poter trovare una soluzione residenziale in pieno sole e affaccio sulla costa. Se siete amanti della luce qui il sole è a Sud, l’aurora, l’alba e i tramonti sono mozzafiato, la Riviera dei Fiori non vi deluderà, d’altronde non ha deluso grandi maestri come Monet!
I prezzi dell’offerta immobiliare non sono certamente da periferia delle grandi città del nord, ma allineati a quanto la Riviera dei Fiori sa esprimere ed ha la capacità di offrire. Possiamo però assicurarvi che troverete sicuramente la soluzione più adatta alle vostre esigenze. La Riviera dei Fiori vi aspetta per farvi sognare!