Villa Matutia

Speciale, Storia

A poche decine di metri dal mare, la Villa Romana di Sanremo, nota anche come Villa Matutiae, è situata nel quartiere Foce, a ponente di Sanremo, tra le spiagge e la pista ciclabile realizzata sull’ex tracciato ferroviario, che corre lungo le mura che cingono il Cimitero Monumentale. Di epoca romana, fu costruita tra il I e il III secolo d.C. e utilizzata fino al V o VI secolo d.C.

Le fondamenta della villa (riconducibile a una famiglia locale romanizzata, il cui probabile capo aveva nome Mattucius) furono scoperte la prima volta nel 1925 su segnalazione dell’ingegnere ed ex sindaco Pietro Agosti, durante i lavori di ampliamento dello storico cimitero di Sanremo.  Ma gli scavi veri e propri avvennero solo a partire dal 1936, diretti dal grande archeologo Nino Lamboglia.

Solo molti anni dopo, nel 1960, Lamboglia ottenne di abbattere una costruzione più recente risalente al XVII secolo d.C., dalla cui demolizione emersero dal passato secolare le antiche terme. L’area dove sorgeva la Villa era talmente estesa che anche sotto il livello del mare si intravedevano i resti delle fondamenta, andati perduti.  Quelli conservati, invece, riguardano le terme della villa e comprendono 12 ambienti dove sono riconoscibili i forni esterni alle stanze, le condotte per la circolazione dell’aria calda e la grande vasca che serviva per fare il bagno con l’acqua calda, con locali destinati a frigidarium, tepidarium, calidarium.

L’acqua veniva presa dal vicino torrente tramite l’apposito castellum aquae e distribuita ai locali mediante tubi a condotta forzata.

Secondo alcuni studiosi il culto osservato dalla famiglia poteva essere quello della Mater Matuta, divinità romana di origine asiatica, che diverse fonti collegano direttamente al toponimo dell’abitato. Ma il nome di Villa Matuciana (o Matutiana) assunto dalla località trae comunque origine da quello della famiglia dei Mattuci.

Attualmente visitabile, di epoca tardo medioevale, rimane un pozzo a cicogna realizzato con i materiali provenienti dalla villa ed esterno agli scavi del nucleo più antico. Per questa ragione e per l’ottimo livello di conservazione, non fu necessario abbatterlo.

Daisy Parodi

 

 

 

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